La shungite Elite: indicazioni generali

La Shungite Élite è veramente un'opera della natura meravigliosamente affascinante, una pietra che affascina non solo per la sua energia e il suo colore speciale, ma anche per le incredibili forme in cui si presenta. La sua unicità come pietra naturale è già sorprendente di per sé, ma quando ci si trova a vederla e a toccarla, si apre un mondo di meraviglie. L'esperienza di avere la shungite Élite tra le mani è qualcosa di straordinario, suscitando un desiderio ardente di possederla e quando finalmente si ha l'onore di averla, è difficile non innamorarsene.

Iniziamo col fornire una differenza fondamentale: quando si parla della shungite e se ne spiegano le caratteristiche generali, è importante comprendere che quando ci riferiamo alla Élite, stiamo parlando di un minerale praticamente puro, contenente il 98-99% di carbonio-fullerene, mentre il tipo successivo ne contiene una quantità minore.

Il fullerene rappresenta una speciale conformazione molecolare in cui gli atomi di carbonio si dispongono in una sorta di pallone da calcio. Il termine "fullerene" deriva da Fuller, il cognome dell'architetto americano Buckminster Fuller, che per primo progettò le cupole geodetiche, una particolare tipologia di strutture ultraleggere e in grado di sopportare il proprio peso. Questo tipo di costruzione è ora diffuso ovunque, soprattutto negli insediamenti militari per la protezione di radar e simili.

Cupola geodetica dello Spaceship Earth simbolo del parco
a tema EPCOT nel World Disney Resort in Buena Vista – Florida (USA)

In un altro articolo abbiamo definito essenzialmente due pregiati tipi di shungite: la Élite e quella chiamata Tipo-2, che contiene circa il 32-34% di carbonio-fullerene. La differenza fondamentale risiede nel fatto che, a livello di lavorazione, la Élite non può essere lavorata in quanto è costituita da carbonio stratificato. Ciò significa che se venisse lavorata con un tornio o altri macchinari, si sfalderebbe all'istante. L'unico oggetto che possiamo creare con essa è il pendente per il collo, poiché è possibile forare la pietra per inserire un anello di passaggio per un cordino.

A prima vista, potrebbe non essere immediatamente comprensibile il motivo per cui un pendente in Élite costa tre volte di più rispetto a uno lavorato di Tipo-2. I motivi sono molteplici: mentre il Tipo-2 è comunque un materiale "raro", essendo presente in una specifica area intorno al lago Onega in Carelia, la Élite è ancora più rara, poiché si trova solo in un piccolo paesino vicino al lago chiamato Shunga, da cui la shungite prende il nome. Un altro aspetto che rende prezioso un pendente in shungite Élite è il fatto che forare questa pietra la spacca, quindi l'indice di resa per ottenere il prodotto finito è estremamente basso (molti pezzi si sbriciolano nel tentativo di forarli). Infine, un terzo fattore è legato al confronto che stiamo facendo: il tipo Élite contiene praticamente tre volte la concentrazione di carbonio-fullerene rispetto al Tipo-2, quindi indossare un pendente in Élite è come indossarne praticamente tre di Tipo-2.

Ma andiamo oltre: perché dovremmo usare la Élite?

In che modo possiamo sfruttarne al meglio le sue caratteristiche?

Fin dai tempi antichi, l'umanità ha cercato di migliorare la qualità della propria vita, cercando una formula che potrebbe essere espressa matematicamente come:

armonia + protezione = vivibilità (qualità della vita)

L'uomo ha da sempre cercato di preservare la salute e l'equilibrio dell'ambiente circostante. Si è soffermato sull'armonia e sulla protezione ambientale, due elementi interconnessi, come nel concetto Taoista dove uno include sempre l'altro. Il Feng-Shui è un'espressione tangibile di questo sforzo, mirando a ottimizzare la disposizione degli elementi nel contesto ambientale. Va oltre l'aspetto estetico, considerando anche l'energia vitale, impercettibile ai sensi fisici.

I nostri antenati, nel loro cammino verso la sopravvivenza, dovevano difendersi dagli attacchi dei predatori, bilanciando soluzioni meccaniche con una profonda attenzione all'armonia energetica dell'ambiente. Utilizzavano simboli di geometria sacra o costruzioni in accordo con la sezione aurea, integrando anche strumenti personali che influenzavano direttamente l'individuo.

In questo contesto, la Shungite, specialmente la varietà Élite, rivela una caratteristica straordinaria: la sua vibrazione naturale è inalterabile. È questa peculiarità che suscita l'interesse riguardo alle sue potenziali qualità terapeutiche. Nella consapevolezza che, oltre al corpo fisico, agiscono su di noi forze ed energie, intervenire su queste componenti può comportare benefici tangibili. Questo principio è alla base della medicina energetica, spiegando fenomeni come la pranoterapia e le nostre percezioni in ambienti carichi di eventi tragici o piacevoli.

La Shungite si distingue per la sua capacità di mantenere intatta la sua vibrazione originale. Indossarla permette di risonare con le vibrazioni naturali dell'individuo, rafforzandole e riconducendo la frequenza di malattia alla sua frequenza originaria, quella della guarigione. Questo meccanismo può essere paragonato a un pranoterapeuta: se il terapeuta non è in buona salute, le frequenze di malattia del paziente possono influenzarlo negativamente. Al contrario, un terapeuta in buona salute "costringe" l'energia malata a vibrare alla frequenza della salute, favorendo la guarigione.

Un aspetto cruciale è che la Shungite Élite mantiene costantemente la sua vibrazione naturale inalterata. Non è soggetta a influenze esterne che potrebbero alterarla. Questa caratteristica sottolinea il suo potenziale nel campo della medicina energetica e spiega l'attrazione globale verso la Shungite. Quando queste caratteristiche saranno riconosciute scientificamente, diventerà sempre più difficile e costoso reperire la Shungite.

Tra i suoi appellativi, "Élite" o "Tipo-1" evidenziano la sua preminenza. Contrariamente alla Tipo-2, scura come il carbone, la Shungite Élite si presenta scura-argentea, quasi come un antracite intenso. Ogni frammento, anche se trovato così com'è, presenta forme affascinanti, con onde, scalini e facce piane che la rendono irresistibile.

La tradizione russa suggerisce che indossare un pendente di shungite per almeno 14 giorni inizi a manifestare effetti positivi sul corpo ospitante. Inoltre, avere una o più pietre di Shungite in casa contribuisce a mantenere un'armonizzazione costante dell'ambiente, diventando, in un certo senso, una pietra "riporta-la-fortuna". L'ambiente più armonico aiuta l'individuo a fare scelte più lucide, ispirandosi alla guida interiore.

Un altro impiego della Shungite Élite è l'attivazione informazionale dell'acqua. La strutturazione dell'acqua, come dimostrato dalle ricerche del professore giapponese Masaru Emoto, è influenzata dalle vibrazioni ambientali. La Shungite Élite può essere utilizzata per strutturare e informare l'acqua, conferendole potenziali benefici.

Preparare acqua informata con la Shungite Élite è semplice: si utilizzano 100 grammi di pietra per ogni litro d'acqua. Le pietre vengono lavate accuratamente per rimuovere eventuali residui e posizionate sul fondo di una caraffa. L'acqua preferita (sorgente, minerale o di rubinetto) viene versata nella caraffa e lasciata agire con la Shungite per almeno 48 ore. Si consiglia di ripetere il processo per altre 48 ore.

Durante la storia, l'umanità ha sperimentato il potere curativo delle acque e delle pietre. L'acqua, essenzialmente costituita da acqua, può essere influenzata positivamente dalle pietre, come dimostrato dalle ricerche di Masaru Emoto. L'antica pratica di inserire pietre nell'acqua per attivarla è stata ampiamente diffusa, e la Shungite Élite emerge come una pietra che potenzialmente abbraccia le qualità di molte altre, anche se non specifica.

La storia ci rivela il valore curativo dell'acqua, e la Shungite Élite è stata associata a questo concetto di guarigione fin dai tempi dello zar Pietro il Grande. L'acqua di Marte, come veniva chiamata, era utilizzata per curare varie malattie e disfunzioni del corpo. Pietro il Grande stesso sperimentò questa acqua e contribuì a diffonderne la conoscenza.

In conclusione, la Shungite Élite incarna una ricchezza di storia e potenziale terapeutico. La sua unicità nella conservazione della vibrazione naturale la rende preziosa, portando a un interesse globale per le sue proprietà e possibili applicazioni future.

Esistono diverse pietre impiegate per la riabilitazione energetica, ognuna richiede cure specifiche come il riposo, il lavaggio sotto acqua corrente o l'ebollizione per essere riattivate. La Shungite, grazie alla sua possibile struttura fullerene, rimane immune dalle influenze esterne e non richiede tali processi di purificazione. Possedere una pietra di Shungite, soprattutto del tipo Élite, è paragonabile a possedere un frammento direttamente dal Paradiso dell'Eden, un'esemplare perfetto!

Questa caratteristica unica della Shungite spiega la crescente richiesta di questo minerale in tutto il mondo. Una volta che queste proprietà saranno riconosciute a livello scientifico, sarà sempre più difficile e costoso procurarsi la Shungite.

Tra gli altri appellativi attribuiti alla Shungite Élite ci sono Tipo-1, Nobile, Cristallina, Argentea, nomi che richiamano il contrasto con la Tipo-2, di un nero affascinante come il carbone, mentre la Élite si presenta scura-argentea, simile a un antracite molto intenso. Va ribadito che ogni esemplare di Shungite Élite è affascinante in modo unico: presenta onde, scalini, facce piane e altre caratteristiche che la rendono irresistibile.

Secondo le indicazioni provenienti dalla Russia, indossare un pendente di shungite per almeno 14 giorni inizia a produrre effetti positivi di risonanza sul corpo che lo ospita.

Inoltre, avere una o più pietre di Shungite in casa porta a una costante armonizzazione dell'ambiente. La Shungite può essere descritta come una pietra armonizzante che non porta fortuna, ma la "riporta". In un ambiente più armonioso, l'individuo può prendere decisioni più lucide e essere meglio guidato dalla propria intuizione interiore.

Un altro impiego straordinario della Shungite Élite è la capacità di strutturare e informare l'acqua, seguendo il principio emerso dalle ricerche del dottor Masaru Emoto. Oltre ai suggestivi pendenti in Shungite Élite disponibili su questo sito, è possibile trovare pezzi di pietra da 5 e 10 grammi, una rarità finalmente accessibile anche in Italia. Queste informazioni dettagliate sulla vibrazione originale della Shungite sono state integrate in una nuova, estesa introduzione stampata nel nostro libro "Shungite: Pietra di protezione per eccellenza" (edizione novembre 2013). Questa edizione, completamente rinnovata rispetto alla prima, porta la mia firma come autore.

Nel servizio menzionato in precedenza, ho sottolineato con forza il possibile rischio associato all'informazione dell'acqua con la Shungite nera di Tipo-2, a causa del contenuto di ossido di alluminio (Al2O3) che può raggiungere il 4% in questo tipo. Al contrario, la Shungite Élite, con la sua composizione di almeno il 98-99% di carbonio, è priva di questa forma di alluminio. E' essenziale comprendere che l'ossido di alluminio è un materiale ceramico altamente stabile, ma non è ancora noto cosa possa accadere nel corpo umano se viene assimilato bevendo acqua trattata con questo composto. In particolare, recenti studi hanno suggerito un legame tra l'intossicazione cronica da alluminio e lo sviluppo dell'Alzheimer.

In ambito legislativo europeo, si richiede la redazione di schede di sicurezza per ogni sostanza con cui i lavoratori vengono a contatto sul luogo di lavoro. Le schede relative all'ossido di alluminio indicano chiaramente che è una sostanza pericolosa, con potenziali effetti sul sistema respiratorio (intossicazione acuta) e possibili implicazioni neurologiche (in caso di esposizione cronica).

Di conseguenza, promuoviamo l'utilizzo responsabile della Shungite Élite per l'energizzazione e l'informazione dell'acqua, sottolineando la necessità di evitare l'uso della Shungite di Tipo-2 a tale scopo. La pratica di informare l'acqua trae ispirazione dalle straordinarie ricerche condotte dal professor Masaru Emoto in Giappone. Egli, attraverso l'utilizzo della microscopia elettronica in campo oscuro, ha dimostrato che l'acqua è un elemento incredibilmente dinamico e sensibile, in grado di ricevere e mantenere la vibrazione proveniente dall'ambiente circostante.

La tecnica consiste in questo: si prendono due campioni della stessa acqua, ma uno riposto per qualche tempo in un ambiente turbolento, l'altro messo in un ambiente sereno e spiritualmente elevato. Quindi si surgelano (-4 gradi) e quindi si mettono all'aperto; quando il ghiaccio tende a diventare pappetta (quando praticamente scavalca lo zero gradi centigradi) è il momento migliore in cui i cristalli possono essere letti al microscopio a campo oscuro in questo momento si osserverà la magia: l'acqua che proviene da un ambiente turbolento sarà caratterizzata da cristalli informi e non armonici, mentre l'acqua dell'ambiente armonico si presenterà con meravigliosi cristalli; a sinistra si può notare la struttura armonica che prende l'acqua con l'affermazione “Grazie”, a destra la struttura disarmonica con l'affermazione “Io ti ucciderò”:

Il dottor Masaru Emoto ha dimostrato attraverso le sue ricerche che gli eventi ambientali e le condizioni dell'ambiente possono influenzare la struttura e la qualità dell'acqua. Questo significa che l'acqua, essendo un elemento altamente dinamico e sensibile, reagisce alle influenze esterne, incluso l'ambiente in cui è immersa. Questo concetto potrebbe spiegare, almeno in parte, la validità dei prodotti a kilometro zero: meno inquinamento ambientale e meno passaggi intermedi nei processi di produzione possono contribuire a prodotti alimentari più salutari. Questa logica si applica anche all'acqua, considerando che molti cibi sono principalmente costituiti da acqua.

È importante sottolineare che la pratica di influenzare l'acqua con pietre è una pratica antica che risale a tempi immemorabili. Pietre come la tormalina, il quarzo, la pietra focaia, la charoite e molte altre sono state tradizionalmente utilizzate per attivare l'acqua e affrontare specifici problemi o scopi. Ogni pietra è associata a caratteristiche uniche, e ognuna è ritenuta utile per affrontare determinati squilibri energetici o obiettivi specifici. La Shungite Élite, tuttavia, presenta una differenza significativa: sebbene possa non essere specifica per ogni singuno squilibrio energetico, sembra avere un ampio spettro d'azione che potrebbe coprire la maggior parte, se non tutte, le caratteristiche delle altre pietre esistenti. Questo aspetto la rende unica e versatile nell'utilizzo per scopi energetici e di armonizzazione.

Modalità di preparazione dell'acqua infirmata di shungite Élite

La cosa è molto semplice, lo dice Vadim Zeland nel suo Transurfing Vivo: le proporzioni sono di 100 grammi di pietra per trattare un litro d'acqua.

Quindi:

  1. procurarsi 100 grammi di Shungite Élite per ogni litro d'acqua da trattare
  2. lavare le pietre al fine di eliminare eventuali residui
  3. riporre le pietre sul fondo di una caraffa secondo le proporzioni indicate
  4. versare la propria acqua preferita: acqua di sorgente, minerale o anche del rubinetto e lasciar agire la shungite per almeno 48 ore;
  5. riporre l’acqua “informata” in recipiente adatto alla sua conservazione

a questo punto si può ripetere la procedura in altre 48 ore.

Cosa importante da dire è che, mentre alcune aziende venditrici consigliano di sostituire periodicamente le pietre di Shungite, noi possiamo serenamente affermare che fare ciò non serve affatto in quanto il minerale non perde mai le sue caratteristiche vibratorie. Tuttavia è necessario procedere ad una corretta pulizia mediante spazzolamento con acqua e sapone almeno una volta al mese proprio per ripulire le pietre dai classici depositi melmosi che tenderanno a depositarsi. Per quanto detto non serve far riposare o ricaricare la pietra, questa è una operazione inutile.

Un po' di storia della Shungite

Lo Zar Pietro il Grande ufficializzò l'uso di queste acque dicendo, tra l'altro:

"... poiché queste acque curano varie malattie crudeli, in particolare lo scorbuto, depressione morbosa, biliari, debolezza di stomaco, vomito, diarrea, pietre, reni e hanno il grande potere contro altre malattie ..."
dal decreto di Pietro il Grande relativo all'apertura
del centro termale "Marcial Waters" ad Olonets.
20 marzo 1719

Questo decreto, risalente a 300 anni fa, costituisce la testimonianza più antica e ufficiale della Shungite Élite di Shunga. Gli abitanti locali da tempo conoscevano i poteri misteriosi di questa "grande pietra nera ardesia", in grado di curare molte malattie e purificare l'acqua circostante. La vera età della Shungite è incerta, ma gli scienziati concordano sul fatto che potrebbe risalire fino a quattro miliardi di anni fa.

La storia di questa pietra preziosa è connessa allo zar Pietro il Grande, che, dopo aver visitato le località termali europee e su consiglio di Robert Areskin, si convinse dell'importanza delle acque minerali curative. Nel 1714, Ivan Reboev, un lavoratore sofferente di problemi cardiaci, fu inviato in missione a Ravboloto, nel distretto del lago Onega, per fare applicazioni con l'acqua di una sorgente locale. Dopo tre giorni di trattamento, ottenne un notevole sollievo. Reboev Zimmerman riferì di questa guarigione miracolosa a Zimmerman, il direttore dello stabilimento, il quale a sua volta portò la notizia allo zar.

Nel 1717, lo zar Pietro I inviò i suoi medici di corte, Robert Lawrence e Blumentros Areskin, per studiare l'acqua della sorgente. Questi studi confermarono le proprietà curative delle acque, e Reboev fu liberato dalla servitù della gleba. Le conclusioni dei medici furono chiare: l'acqua era efficace contro malattie cardiache, problemi epatici, reumatismi, e altri disturbi. L'acqua fu testata anche su persone comuni e dimostrò di funzionare.

Le acque furono quindi rese pubbliche con il decreto delle "Acque Marziali" e le relative regole mediche. Il chirurgo Anthony Ravinel pubblicò un articolo in cui descriveva nove casi di malattie trattate con successo con queste acque. Alla fine della lista, c'era la storia di uno studente nobile che aveva sofferto di stitichezza, problemi urinari e addominali per anni ma che si era ripreso grazie a 5 grani di sale delle Acque Marziali. Ravinel utilizzava anche il sale ottenuto dall'evaporazione dell'acqua.

Blumentrost sviluppò un farmaco chiamato "Essention Marcial" (Essenza Marziale), che aveva la capacità di nutrire e curare, e che poteva essere utilizzato per migliorare il funzionamento di fegato e milza, oltre a trattare malinconia e depressione.

Le acque minerali vennero chiamate "Acqua di Marte" in onore del dio della guerra, poiché venivano utilizzate per trattare i soldati feriti e malati di Pietro il Grande. Lo zar ordinò che ogni soldato avesse un pezzo di Shungite (all'epoca erroneamente chiamata pietra ardesia) nello zaino la quale veniva anche utilizzata per purificare l'acqua.

Pietro il Grande visitò il centro termale delle Acque di Marte quattro volte tra il 1719 e il 1724, e per lui e la sua famiglia furono costruiti palazzi. Gli studi moderni confermano che queste visite prolungarono la sua vita nonostante uno stile di vita spesso disordinato.

Detto questo ora ne sappiamo tanto di più.

Buona $$$$$hungite a tutti, specie se di tipo Élite.

Arcangelo Miranda

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